Dopo l'applicazione di questa direttiva, è stata anche stilata la tredicesima direttiva UE. Quest'ultima definisce le condizioni che ogni paese della UE dovrà adottare per il rimborso dell'IVA agli imprenditori stranieri, non residenti nei paesi della UE.
Chi può richiedere la restituzione dell'IVA?
Gli imprenditori stranieri (sia residenti che non residenti nella UE) possono richiedere la restituzione dell'IVA, solo se essi non sono registrati, non hanno obblighi e non sono idonei alla registrazione IVA nel paese al quale si richiede il rimborso.
L'imprenditore non dovrà inoltre avere sedi commerciali o altri tipi di residenze nel paese al quale si richiede la restituzione dell'IVA e non potrà effettuare forniture in questo paese relative alla importazione o alla esportazione di beni, o servizi per i quali l'IVA sia pagabile dal soggetto destinatario della fornitura (regola di reverse charge), con la sola eccezione dei servizi di trasporto legati al transito. Le procedure per la restituzione dell'IVA variano leggermente in ogni stato membro della UE.
Di quale tipo di IVA può essere richiesta la restituzione?
In pratica, l'imprenditore straniero può richiedere la restituzione dell'IVA da lui pagata se essa riguarda spese sostenute per la sua attività imprenditoriale. Nei Paesi Bassi, può essere richiesto il rimborso dell'IVA pagata per le spese aziendali. Tuttavia, non è possibile richiedere il rimborso per spese aziendali riguardanti:
- Servizi per il personale, se il contributo è superiore a € 227 per persona
- Cibi e bevande presso ristoranti
- Utilizzo privato delle automobili
Condizioni per il rimborso
Per richiedere la restituzione dell'IVA sono obbligatorie le seguenti condizioni/documenti:
- La richiesta va presentata alle autorità fiscali di Heerlen
- Dovranno essere presentate le fatture originali delle forniture
- Certificato che attesti lo stato di tassazione (riguardo l'IVA) dell'imprenditore nel proprio paese di residenza, rilasciato dalle autorità fiscali estere
- Una dichiarazione scritta che attesti che l'imprenditore non ha effettuato forniture nel paese al quale si richiede il rimborso dell'IVA.
- Una dichiarazione nel quale si impegna a restituire l'IVA rimborsata erroneamente
Gli stati membri UE non possono imporre alcuna altra condizione se non quelle menzionate nella Ottava e Tredicesima Direttiva UE.
Per ottenere il rimborso dell'IVA pagata in Olanda, la richiesta deve essere stilata in lingua olandese. L'imprenditore straniero che richiede l'IVA deve essere registrato presso le autorità fiscali olandesi. Ogni domanda dovrà essere inoltrata entro il 30 giugno dell'anno successivo a quello riguardante il rimborso. La richiesta di rimborso IVA dovrà riguardare un periodo minimo di tre mesi e non superiore ad un anno solare.
Le autorità fiscali olandesi prenderanno in considerazione le richieste pervenute fino a cinque anni dopo l'anno riguardante il rimborso.
Importo minimo
L'importo minimo per il rimborso dell'IVA pagata in Olanda è di € 25, in caso la richiesta riguardi un anno solare o meno di tre mesi (parte restante dell'anno solare). Se il periodo della richiesta è inferiore all'anno solare ma superiore a tre mesi, l'importo minimo sarà di € 200. L'IVA sarà rimborsata entro sei mesi dal ricevimento della richiesta. Le autorità fiscali effettueranno il rimborso dell'IVA tramite trasferimento bancario sul conto del richiedente.
In quali paesi si può richiedere il rimborso dell'IVA?
L'IVA si può richiedere in tutti i paesi della UE e nei paesi non-UE con un sistema IVA similare a quello adottato nella UE.
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